Archivio curato da Paul Nicholls
Ottocento Oltremanica
Artisti italiani nella Gran Bretagna vittoriana: fama, fortuna e fallimento
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800oltremanica è il risultato di oltre trent’anni di ricerca, condotta con la collaborazione di molte persone, alcune oggi scomparse, che ora è il mio sentito dovere ringraziare. Senza di loro, non sarebbe stato possibile realizzare questo sito.

Questo progetto è nato da ricerche condotte negli anni Settanta del secolo scorso sull’attività di Nino Costa in Gran Bretagna, su suggerimento di Giampaolo Daddi. Consultando alcuni documenti nella biblioteca di Agnew’s a Londra nel lontano 1979, grazie alla cortesia di Julian Agnew e con l’assistenza di Evelyn Joll, ho notato in un catalogo di vendita di fine Ottocento i nomi di altri artisti italiani di spicco. Mi sono ripromesso, quindi, dopo la mostra di Costa a Milano nel 1982, di approfondire l’argomento e così ho scoperto una tale ricchezza di materiali, quasi del tutto inediti, che 800oltremanica propone qui per la prima volta.

Durante questa lunga avventura, ho beneficiato dalla profonda conoscenza di Sandra Berresford sul rapporto tra artisti inglesi e italiani, non solo durante il nostro lavoro su Costa, ma anche grazie a preziose discussioni sulla Società In Arte Libertas e sul legame artistico tra Londra e Roma. Allo stesso modo sono in debito con Christopher Newall, autorevole biografo di Frederic Leighton e studioso, tra l’altro, della Scuola Etrusca. Utilissima è stata la sua relazione definitiva sulla Grosvenor Gallery. Ringrazio calorosamente anche Martin Hopkinson, informatissimo storico d’arte del periodo, che si è prodigato a fornirmi dati di esposizioni difficilmente reperibili. Tutti e tre mi perdoneranno per averli importunati, con profitto, in più occasioni.

Conservo un commosso ricordo di Jeremy Maas, indiscussa autorità della scuola Preraffaellita che, malgrado mille impegni e il suo pessimo stato di salute, ha sacrificato il suo tempo per spiegarmi la complessità della situazione artistico-commerciale in Gran Bretagna nell’Ottocento. Gli sono grato anche per la sua guida nel labirinto bibliotecario londinese e, non di meno, per avermi fatto dono del suo esemplare libro sulla vita del mercante Ernest Gambart.

A Sidney Hutchison va un simile riconoscimento per avermi spiegato la storia e il funzionamento della Royal Academy, riportata in maniera esaustiva nel libro che mi ha regalato.

Su Costa, e non solo, ho avuto molte informazioni dagli Archivi di Castle Howard, grazie alla gentilezza di George Howard e di suo figlio Simon. In varie biblioteche e archivi ho trovato preziosa assistenza da parte di: Leslie Overstreet (Smithsonian Institution), Lynda McLeod (Christie’s Archives), Jacqueline McComish (National Gallery), Joanna Soden (Royal Scottish Academy), Stephen Chaplin (Slade School of Fine Art) e Clare Storey (Tate Gallery Library). Un riconoscimento particolare, per la straordinaria disponibilità, allo staff della National Art Library al Victoria & Albert Museum. I librai Michael Bennett, Susan Biltcliffe e Sophie Dupré mi hanno aiutato procurandomi testi rari.

Sono grato a molti altri che hanno appoggiato, a volte inconsapevolmente, e a vario titolo questo progetto: Maurizio Agnellini, Andrea Amadesi, Giovanni Anzani, Anna Bardazza Serralunga, Adrian Biddell, Michael Bing, Gaspare Borsellino, Claudio Cappelletti, Alberto Chiesa, Alfred e Ronald Cohen, Beatrice Cunegatti, Francesca Dogana, Francesco Durante, Angela Emmanuel, Angelo Enrico, Franco Gallini, Helen Guglielmini, Charles Kingzett, Giuseppe Marino, Tiziana Mascia, Anna Mazzanti, Winifred Nicholson, Richard Ormond, Carla Pellegrini, Claude Piening, Fernando Rea, Sergio Rebora, Stefano Redaelli, Enzo Savoia, Craig Sherwood, Peyton Skipwith, Regina Soria, Ilaria Taddei, Bill Waters, Alberto White, J.J.L.Whiteley, John Williams. Sono particolarmente riconoscente a Giuliano Matteucci, sempre prodigo di consigli pratici e fonte di preziose informazioni.

Clare Hills Nova, per molti anni mia assistente e ora bibliotecaria al Bodleian Libraries di Oxford, ha impostato efficientemente il database del mio archivio, già nel 1980, e ha dato più di uno spunto alle mie ricerche. A lei è succeduta Roberta Medici, che ha controllato tutti i testi e anche imposto un ordine alle mie esplorazioni. Sono particolarmente grato a lei e anche alla mia segretaria, Cinzia Tommasini, infaticabile nella trascrizione dei dati e geniale nella ricerca di soluzioni informatiche. Mio figlio Mauro ha contribuito alla creazione del database, con continua assistenza nella registrazione dei dati. La creazione vera e propria del sito è stata affidata all’ingegno e alla perizia di Alfonso Galasi e Andrea Gorla, che l’hanno affrontata con apprezzabile impegno e generosità.

In origine il progetto doveva realizzarsi in una pubblicazione finanziata da Leonardo Mondadori, ma la quantità di materiale in costante aggiornamento non l’ha purtroppo resa possibile: mi piace ricordare qui il suo nome e pensare che il risultato oggi raggiunto, in qualche modo, mi riscatti dall’essere venuto meno alle sue ottimistiche aspettative.

Infine, un affettuoso pensiero di riconoscenza va a mia moglie Annamaria, che ha sopportato la mia assenza e che, tra l’altro, ha contribuito fattivamente al progetto raccogliendo dati in biblioteca insieme a me: sono stati momenti quasi romantici, che rimangono nei nostri ricordi.

Desidero dedicare 800oltremanica alla memoria di mio suocero, Emilio Gagliardini, appassionato e intelligente collezionista della pittura dell’Ottocento, al quale devo più di quanto possa mai esprimere.
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